lunedì 17 maggio 2010

Val di Non Bike

Tempi duri per noi ciclisti!!! Questa primavera che non vuole arrivare si fa sentire nella scarsa preparazione, oltre che per il freddo che si fa sentire ancora. Ieri in partenza il vento che soffiava in partenza faceva pensare ad un periodo autunnale, altro che metà maggio. Comunque una volta partiti il freddo non era più un problema, ma il vento ha continuato a dare fastidio in alcuni tratti del tracciato.

La mia gara è stata positiva da un lato e deludente dall'altro.
Positiva perché ho fatto tutta la gara a spingere come non ho mai fatto. Il problemi che avevo alla schiena mi costringevano a diminuire l'andatura, ma da quando ho fatto sistemate la mia posizione in sella a Paolo Gaspari (ottimo biomeccanico di Verona) ho sentito subito una bella differenza, e con la gara di ieri ho avuto il riscontro che i dolori alla schiena sono passato e finalmente posso spingere come non mai, addirittura la mia frequenza media è stata 159 battiti al minuto che equivale all'87% della frequenza massima. Questo dato mi da molto entusiasmo e mi sorprende che per 2 ore sono riuscito a tenere un ritmo simile.
La parte deludente arriva quando guardo la classifica, 174° su 545 partenti e 31° di categoria su 95. L'anno scorso chi ha impiegato come me è arrivato 100°, invece quest'anno ben 69 posizioni dopo. Pensavo che con tutta quella fatica avrei ottenuto un piazzamento migliore. Sicuramente è la mancanza di preparazione che manca, la parte metereologica ha influito tanto e rispetto l'anno scorso sono in dietro di 380km e non sono pochi.
Come sempre il mio tracciato favorevole è la discesa dove riesco a superare e con la mia full ho una maggiore guidabilità di chi ha le front, ma il salita pendo ancora strada rispetto gli avversari, è proprio li che devo lavorare, le salite mi ammazzano letteralmente il morale, vedere che ti superano non mi aiuta, ma come il mio solito non mollo di sicuro! L'ultimi 15 km di gara ho avuto uno stimolo in più. In un leggero tratto in salita vedo la prima donna che mi supera piano piano, ho provato a stargli dietro e anche se con tanta fatica ma ho visto che ci riuscivo. Così si è formato un gruppetto di 5 bikers inclusa la prima ragazza che mi ha dato una mano, dal punto di vista psicologico, nel tratto finale per continuare a spingere.


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